Giacomo Pozzi Bellini – Tra Cinema e Fotografia
(1907-1990) Fotografo e Regista Cinematografico.
I suoi interessi inizialmente sono rivolti alla regia, dapprima a teatro e poi al cinema.
Viene assunto alla Cines all’inizio degli anni Trenta come assistente del direttore Ludovico Toeplitz, e negli stessi anni collabora alla scrittura di alcune sceneggiature con Mario Soldati e con Alberto Moravia.
Nel 1939 realizza con Emilio Cecchi il documentario “Il pianto delle Zitelle”. Film definito dalla critica come un anticipatore del linguaggio proprio del cinema neorealista.
Nel 1946 comincia a fare il fotografo di professione, specializzandosi nella riproduzione fotografica di opere d’arte.
La campagna fotografica più importante di questo momento è senz’altro quella realizzata alla mostra della scultura pisana del Trecento nel 1946: una delle prime esposizioni allestite in Italia a ridosso della guerra, di cui le immagini di Pozzi-Bellini sono l’unica documentazione completa.
La sua carriera prosegue negli anni sia come fotoreporter che come fotografo d’arte.
Molte delle collaborazioni con editori ed artisti di rilievo purtroppo non vedono la luce;
Una spiccata intransigenza e una scarsa disponibilità nello scendere a compromessi fanno si che molte collaborazioni restino incompiute.
Non a caso negli ultimi anni della sua vita dedica molto tempo a lavorare sui suoi archivi nell’intento di dare luce alle tante opere rimaste inedite.
Un tesoro immenso che racconta più di mezzo secolo di arte, intellettuali e attualità.

Jacques Prévert
Un tesoro di rara bellezza

Chartres
Presso il nostro laboratorio è conservato l’archivio fotografico che Giacomo Pozzi Bellini affidò per la conservazione ad Arnaldo Bonzi, fondatore della Graphicolor.
Una collaborazione nata negli anni ’50, periodo nel quale Arnaldo Bonzi lavorò come suo assistente.
Successivamente con la fondazione della Graphicolor nel lontano ’73, Giacomo Pozzi Bellini poté affidarci le sue stampe ed avere un posto di riguardo in cui custodire le sue opere, trasformando di fatto, il nostro laboratorio nella sua seconda casa.
Abbiamo ricevuto in custodia più di 15000 negativi originali un numero davvero notevole di sue stampe d’epoca ed una copia in pellicola 16mm del suo documentario “Il Pianto delle Zitelle”.

Jacques Prévert

Chartres

Eugenio Montale

Sicilia 1941